Spesso mi sento rivolgere una domanda: perché i bambini dovrebbero fare yoga?
Mi presento: sono Elisa, ho compiuto 30 anni la scorsa primavera e sono un’insegnante Yoga per bambini.
Sono cresciuta tra Perugia e le montagne pistoiesi: grazie ai miei nonni, ho imparato a giocare a piedi nudi in mezzo alla natura, scoprire gli animali, apprezzare ogni cambiamento di stagione, godendo dei colori e dei profumi ogni volta diversi, e soprattutto ridere sempre.
Ho cominciato a lavorare nel mondo dell’infanzia già parecchi anni fa e devo ammettere di essermi sempre sentita a mio agio a interagire con il mondo dei più piccoli: adoro giocare e parlare con loro, e soprattutto amo ascoltarli.
Ho studiato Storia dell’arte e mi sono specializzata in didattica museale, cominciando a lavorare in diverse realtà realizzando attività didattiche, artistiche e creative.
Avevo però una grande voglia reinventarmi, o meglio completarmi, e così la mia passione per la pratica dello Yoga mi ha portata a compiere un viaggio alla scoperta dell’universo più “nascosto” dei bimbi: un corso di insegnanti yoga per bambini, Metodo Balyayoga.
Sono dell’idea infatti che sia fondamentale piantare semi di fiducia e consapevolezza nei più piccoli, sperando che diventino adulti più coscienti.
Il metodo Balyayoga si ispira alla antica tradizione dello Yoga, ma cercando di proporlo in modo nuovo, potrei dire “a misura di bambino”.
Durante una lezione di yoga bambini si cerca sempre di giocare: questo infatti è il linguaggio più comprensibile dai bimbi di ogni età e stimolando la fantasia e la creatività si possono tramandare grandi insegnamenti.
I bambini sono invitati a sperimentare le asana, le posture ispirate all’antica tradizione yogica, ma riadattate al loro corpo e rinominate in modo giocoso e divertente.
Fondamentali, poi, sono gli esercizi di respiro: chiave importante per migliorare la consapevolezza di noi stessi, questi esercizi si dimostrano indispensabili per portare l’attenzione sul sé e sviluppare una corretta respirazione.
La fase finale della lezione, dedicata al rilassamento e alle visualizzazioni guidate, permettono di lavorare su diversi aspetti: aumento della concentrazione, diminuzione dello stress (purtroppo fenomeno in crescita anche nei più piccoli), riduzione di ansia e paure e accrescimento dell’autostima.
Ed eccoci quindi alla domanda di apertura: perché i bambini dovrebbero fare yoga?
Punto fondamentale delle mie lezioni è aiutare il bambino a focalizzare la sua attenzione sul respiro. Respirare in modo consapevole calma la mente, crea in noi pace e sicurezza. Credo sia indispensabile dare ai nostri piccoli strumenti utili per il loro futuro. Quando loro diventeranno adulti, avranno già appreso tecniche per non perdersi nell’irrequietezza e nel caos della vita.
Attraverso le asana, i piccoli yoghini saranno portati a sperimentare la loro forza, la resistenza, l’equilibrio, la coordinazione, la flessibilità e l’agilità. Si noteranno miglioramenti nella postura, nella sicurezza nei movimenti e nella coordinazione motoria.
I bambini impareranno a relazionarsi con il gruppo e cooperare con i compagni, aumentando la fiducia in sé stessi: in una classe yoga non c’è competizione, ma si scopre la collaborazione e l’aiuto.
I piccoli arriveranno a conoscere i propri limiti, superarli, condividere le loro emozioni e soprattutto ascoltare: non solo loro stessi, ma anche gli altri, attività complessa e delicata.
La musica accompagna ogni parte della lezione, in modo da creare fin da subito un ambiente più gradevole e “sensoriale”, aiutando la sperimentazione corporea ed emotiva.
Al termine degli incontri, per renderli ancora più efficaci, propongo spesso una attività creativa di rielaborazione grafica o pittorica, per verificare i risultati e il coinvolgimento emotivo dei bambini: l’arte diventa così il mezzo per proiettare all’esterno la loro interiorità.
Lo Yoga, a qualsiasi età, sviluppa la conoscenza corporea, la consapevolezza del sé, aumenta la concentrazione, dona calma interiore e aiuta a trovare armonia psicofisica. Lo Yoga educa e non istruisce: aiuta a scoprire le proprie potenzialità e ad esprimerle.
Perché non farlo provare anche ai vostri figli?
Elisa Begliomini