Ma tipo, secondo voi cosa significa essere cicliche?
Io mi sono fatta questa domanda tanti anni fa, quando ad un certo punto della mia vita ho
iniziato a sentire il bisogno di capire cosa voleva dire vivere in un tempo circolare.
Un tempo in cui alcune sensazioni ed emozioni si ripetevano e non solamente una
condizione fisiologica.
Ho sempre avuto la strana sensazione che i miei tempi fossero scanditi in un modo
particolare o speciale.
Come tante donne, avevo notato che c’erano situazioni che si ripetevano ogni mese, e
che magari ogni mese mi mettevano in crisi, perchè mi facevano sentire in balia di “un
qualcosa che era esterno a me”.
Allo stesso tempo avevo realizzato che questa percezione non era decisamente esterna a
me ed al mio sentire, semplicemente faceva parte della mia quotidianità.
Da lì ho iniziato a portare sempre più attenzione al mio ciclo mestruale, ogni volta
aggiungendo un nuovo pezzo, portando ancora più attenzione alle singole fasi, a come mi
facevano sentire, a come le vivevo ed anche a come impattassero sulla mia vita.
Certamente potrebbe venire spontaneo pensare che in qualche modo ci si identifichi col
proprio ciclo e la propria ciclicità, quasi come fosse una sorta di “autogiustificazione” (della
serie sono in premestruo quindi mollami) mi comporto così perchè sono in questa fase qui.
Ma nella realtà non vuole essere solo un’identificazione o un giustificare il perchè di certi
comportamenti o sensazioni, ma rendersi consapevoli di come si è, di come funzioniamo,
ed in questo modo anche verbalizzarlo a chi sta dall’altra parte, in modo da rendere più
fluida la comunicazione e la relazione (di qualsiasi natura essa sia).
Dare una spiegazione a certi atteggiamenti, a certe energie che si muovono dentro di noi.
Non solo.
Riuscire poi a tradurre in modo costruttivo questa visione, questo modo di vivere la propria
quotidianità.
Imparare ad orientarsi su una nuova mappa, imparare ad osservarsi con una visione più
ampia che ci permette di accogliere tutte le nostre fasi, con le sue “peculiarità”.
Non scrivo volutamente vulnerabilità o debolezze preferisco sempre pensare che siano
delle nuove possibilità.
Fosse anche solo quella di accogliere la fragilità di una fase premestruale particolare,
concedersi il riposo in fase mestruale se è questo quello di cui abbiamo bisogno.
Provare a non ragionare in termini lineari, scandendo il tempo come ci è stato in qualche
modo insegnato, ma trovare piuttosto la nostra Unica e Speciale ciclicità!
Francesca – Life Coach al Femminile e Trattamenti
347 5957577