Quando tempo fa iniziammo a parlare di Selvaticità alcuni immaginavano promuovessimo corsi di sopravvivenza, altri invece che proponessimo delle non meglio specificate pratiche nei boschi. Qualcuno arrivò addirittura a pensare che fossimo naturisti.
Noi abbiamo cercato di spiegare la cosa coniando questa definizione:
Selvaticità (sel-va-ti-ci-tà) s.f. Der. di Selvatico, da selva, silva, lat.silvaticus (Lat.volg. salvaticus)
-1- L’essere selvatico, il vivere in accordo con il proprio ambiente di origine, cioè la Madre Terra.
L’essere il più possibile a contatto con la propria originalità, ascoltando i propri bisogni, liberi dai condizionamenti e dalle censure.
Pensare con la propria testa e portarsi verso la propria vera Essenza.
-2- Serie di pratiche atte a risvegliare l’essere selvatico come da -1-, i 5 sensi, oltreché l’intuito, la propriocettività, e a conoscere sé stessi.
Quando parliamo di selvaticità quindi intendiamo sì il ritorno alla Natura, ma soprattutto la nostra propria, intesa come Essenza più profonda. Per fare questo è ovvio che è molto importante conoscersi, ascoltarsi. E il conoscersi a fondo presuppone innanzitutto l’ascoltare i propri bisogni: fisiologici, emotivi, spirituali, di realizzazione.
In questo sono grandi maestri i bambini, che fin dalla nascita esprimono senza inibizioni i propri bisogni (per esempio pappa, nanna, cacca a qualsiasi ora ). Poi crescendo subentrano alcune regole “sociali” e i bisogni diventano confusi (per esempio pappa, nanna, cacca ad orari precisi).
Occorre essere molto specifici quando si parla di tutto questo. Sì perché spesso il confine tra ciò che pensiamo essere un nostro bisogno, e ciò che realmente lo è, è molto sottile.
Molto spesso assecondiamo desideri di altri: parenti, amici, maestri. Questo in un certo senso è anche giusto, ma solo se lo facciamo in maniera consapevole! Ad esempio se pensiamo di dover fare a tutti i costi una camminata perché fuori splende il sole, mentre il nostro corpo vorrebbe riposare e magari oziare sul divano, rischiamo di dare retta più ad un concetto che a un bisogno.
Se quindi tra le nostre attività leggete “Selvaticità” vi invito a non esser sicuri del fatto che nel tempo che passerete con noi farete per forza qualcosa di particolare o di importante, forse molto semplicemente vi inviteremo a sedervi in un bosco a guardare le foglie che ondeggiano al vento, a sentire il calore del sole sulla pelle, a respirare aria fresca, a giocare con un altalena, a sbadigliare senza mettere la mano alla bocca. Se poi non avrete bisogno di fare tutto questo, beh, significherà che vi siete ascoltati, e questo sarò meraviglioso!
Pierpaolo Lombardi